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AL SAN JACOPO IL PREMIO DIAMANTE: L'OSPEDALE TRA I MIGLIORI CENTRI EUROPEI NELLE CURE PER L’ICTUS CEREBRALE

Lunedì 29 Novembre 2021


Il presidio di Pistoia riconosciuto a livello internazionale con il massimo grado di qualità di assistenza ai pazienti con questa patologia. La presidente della SdS Pistoiese Celesti: “Il riconoscimento del lavoro di un’équipe che da anni s’impegna non solo professionalmente ma anche umanamente, in un ambito medico così complesso”

PISTOIA Alessia Santori e Lorenza Spagnuolo hanno consegnato questa mattina, lunedì 29 novembre, il premio Diamante all'ospedale San Jacopo, riconosciuto a livello internazionale con il massimo grado di qualità di assistenza ai pazienti con ictus.


Alla premiazione oltre al dottor Gino Volpi, direttore della struttura di Neurologia, era presente il coordinatore aziendale dello Stroke System, Pasquale Palumbo, il direttore sanitario del presidio ospedaliero Lucilla Di Renzo, la dirigente delle professioni infermieristiche dell’area pistoiese Monica Chiti, la coordinatrice infermieristica della neurologia Nadia Cunti,  oltre ai professionisti del 118 e del pronto soccorso, agli operatori di radiologia, agli infermieri, ai fisioterapisti, logopedisti e fisiatri che contribuiscono al percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale ictus di Pistoia, a cui è andato questo premio di eccellenza. Era presente anche Maria Teresa Noci, la presidente dell’Associazione Alice.


All'evento ha partecipato anche la presidente della SdS pistoiese, Anna Maria Celesti, per complimentarsi direttamente con tutti gli operatori: “Questo premio è espressione del riconoscimento del lavoro di un’équipe che da anni s’impegna non solo professionalmente ma anche umanamente, in un ambito medico così complesso –ha detto Celesti -Prontezza e tempestività sono fondamentali per affrontare questa patologia. Un grazie al primario Volpi e a tutta la sua équipe per averci reso orgogliosi come comunità pistoiese in quanto sono riusciti a proiettare la nostra sanità a livello internazionale”.

 

Capacità gestionale e professionalità sono stati alcuni dei requisiti fondamentali del premio, oltre all’integrazione multidisciplinare: fiore all’occhiello della cura dell’ictus al San Jacopo.  


Ed è proprio sul team multidisciplinare che ha posto l’accento la dottoressa Di Renzo. "Quando si raggiungono questi risultati – ha sottolineato - c'è sempre dietro un grande lavoro di squadra e di rete. E’ fondamentale perché in una patologia come l'ictus ogni secondo è prezioso: tutti gli operatori intervengono nel posto giusto al momento giusto. Il riconoscimento va soprattutto a vantaggio dei pazienti e  lo dimostrano i dati con un'alta percentuale di aspettativa di vita. Ringrazio tutti gli operatori del San Jacopo e il coordinatore aziendale della rete il dottor Palumbo". 


L'azienda Usl Toscana centro e lo Stroke System continuano a investire sul miglioramento dell'organizzazione del percorso ictus negli otto ospedali dedicati – ha aggiunto Palumbo -. Pistoia costituisce un punto di eccellenza ma, il nostro obiettivo, è quello di proseguire nella formazione e nell'aggiornamento per assicurare standard sempre più elevati. Nella nostra Azienda -ha proseguito Palumboogni anno si ricoverano 8.000 pazienti affetti da ictus di cui 350 al San Jacopo, il che significa che si tratta di un problema di sanità pubblica prioritario e di grande impatto sulla popolazione e che quindi richiede il massimo impegno".


Palumbo ha inoltre riferito che di tutti i ricoveri del San Jacopo il 5,5% prosegue il percorso assistenziale in strutture riabilitative e solo il 2% viene ricoverato in Rsa. A livello di mortalità il dato aziendale è del 7,2% contro quello regionale del 10,3%. 


In particolare la neurologia pistoiese diventa “Centro Diamante” per l’introduzione della guardia attiva neurologica h24 con un programma serrato, continuo di formazione dello Stroke Team in Pronto Soccorso e alla possibilità di trattamento del paziente direttamente in TAC. Da quest’anno è possibile la chiamata diretta del medico neurologo di guardia da parte del personale del 118 in caso di sospetto ictus con immediata attivazione di medico ed infermiere di pronto soccorso e del radiologoQuesta nuova organizzazione ha determinato una notevole riduzione dei tempi (DTI: tempo intercorso tra l’accesso in ospedale e l’esecuzione di un esame TAC) e door to needle (DTN:tempo intercorso tra l’accesso in ospedale e il trattamento con fibrinolisi nel caso di ictus ischemico), parametri fondamentali nel garantire un migliore trattamento”.


Tali indici al San Jacopo hanno, infatti, raggiunto una media di 34 minuti per il DTN (rispetto ai 75 min della media nazionale secondo le rilevazioni del novembre 2020) relativamente al mese di maggio e un DTI inferiore a 30 minuti nel 93% dei pazienti con ictus sottoposto a TAC. Tali standard di rapidità di trattamento nella fase acuta si sono associati alla capacità di assistenza nella Stroke Unit di Neurologia, da parte di un team mutlidisciplinare composto da neurologi, infermieri, fisioterapisti e logopedisti. Inoltre è possibile con un innovativo sistema di monitor al letto dei pazienti e telemetrie il controllo continuo dei parametri vitali collocando lo Stroke Team del San Jacopo  in una posizione di eccellenza a livello Internazionale. 


Il San Jacopo si classifica quindi centro Diamante insieme al Santa Maria Nuova mentre al Santa Maria Annunziata  va il Premio Platino, Eso Angels 2021.

I risultati ottenuti da questi ospedali, insieme a quelli realizzati anche in altri ambiti da quelli  di Firenze, Empoli, Pistoia e Prato  pongono la rete dell’Azienda USL Toscana Centro, definita Stroke System, come un esempio di primo livello per garantire le migliori cure possibili al paziente colpito da ictus.